Wilfried Singo
Focus e curiosità sul classe 2000 del Torino Wilfried Singo.
A cura di: il calciatore professionista
Spesso il calcio italiano è accusato di essere ancora legato a dettami tattici figli di un modo di vedere questo sport "all'antica"; a prescindere da ogni ruolo e da ogni modulo, il calcio del Belpaese è sempre ricoperto da una patina di "vecchiaia" come fosse un anziano signore che fatica a comunicare con le nuove generazioni. E nel calcio, il "Nuovo Mondo" viene da una capacità di essere più veloci, più fisici, più pronti sotto ogni punto di vista, basti pensare al modo di interpretare la fase difensiva; in Italia si è sempre associato questo fondamentale ad una buona capacità di coprire lo specchio della porta e una grande organizzazione mentre ai giorni d'oggi è molto importante avere una buona impostazione da dietro e una forte spinta propulsiva sulle fasce, con terzini che non devono "aiutare" i centrali ma anche e soprattutto essere l'arma primaria per spaccare in due le difese avversarie. Ecco, nel panorama calcistico della penisola non è mai stato presente un talento nostrano così abile, basti pensare agli italianissimi De Sciglio e Calabria, massimi esponenti di questo approccio; però poi in Milan-Torino, una gara brutta per i granata e facile per i rossoneri, una luce, anzi, di più, un numero su Theo Hernandez e una corsa da centometrista, una delle tante giocate della stagione sfavillante di Wilfried Singo, un giovane prelevato dalla società di Cairo che può rappresentare il futuro crack del calcio italiano in quel ruolo e soprattutto il primo giovane prodotto nostrano in grado di adattarsi al calcio europeo.
LE SUE CARATTERISTICHE
Acquistato dal Torino nel 2019 ed emerso soprattutto nella seconda parte del 2020, Wilfried Singo è fisicamente quello che tutti gli allenatori avversari desiderano non vedere una volta entrati in campo; un corpo slanciato ma al contempo muscolarmente pronto, il giovane esterno, classe 2000, ha nella velocità e nella tecnica applicata i suoi punti di forza, perché oltre ad un cambio passo spaventoso per la sua età e con la quale può battersi alla pari con i big della sua zona di campo (basti pensare allo scontro di San Siro con il signor Theo Hernandez, forse il terzino sinistro più forte al mondo e "pioniere" di questo nuovo corso), la fortuna di questo ragazzo ivoriano è anche la tecnica con la quale riesce ad essere incisivo in zona gol, con dribbling precisi e traversoni pericolosi. Soprattutto il controllo di palla offerto dallo stesso Singo può rappresentare davvero un plus importante per la sua carriera, un po' come lo stesso terzino sinistro rossonero, perché se il fisico può essere in qualche modo eguagliato la tecnica invece non sarà mai completamente allenabile ed essere così positivi anche in quella porzione di terreno è un passaporto utile allo stesso esterno per poter essere "avvistato" dai top teams, alla ricerca di giocatori come lui, che possano abbinare qualità e quantità e possano essere spine nel fianco nella manovra offensiva. Per lasciare una traccia "godibile" per gli occhi possiamo citare il gol contro la Roma nella passata stagione, il primo della sua carriera da professionista: una palla "a campanile" addomesticata con la calma e la qualità di un numero dieci, l'accelerazione "alla Gareth Bale" che lo porta, quasi con una facilità disarmante, nei pressi dell'area di rigore, vertice destro, da dove lascia partire un fendente non irresistibile ma che buca le mani del portiere giallorosso. In 15 secondi la summa delle potenzialità del giaguaro ivoriano, un ragazzo che farebbe comodo anche a molte squadre italiane, alla ricerca, spesso in modo molto ottuso, dei tesori d'oltralpe ma che non sanno apprezzare il talento che si ha nella nostra nazione.
A CHI FAREBBE COMODO IN ITALIA: ROMA, JUVENTUS, ATALANTA
Detto che è ancora prematuro parlare di approdo in una big, il club al quale forse farebbe più comodo in questo momento sarebbe proprio la Roma, che ha si recuperato fisicamente e mentalmente Rick Karsdorp, ma al contempo lo stesso Singo potrebbe giocarsela alla pari con l'esterno olandese. Oltre ai capitolini, più in ottica futura vediamo la Juventus di Andrea Pirlo, che potrebbe trovare nell'ivoriano il sostituto ideale di Juan Cuadrado, oramai trentenne, che potrebbe tirare il fiato proprio a vantaggio di un giovane ventenne quale Singo, un po' come lo stesso Frabotta, dalla parte opposta, sta facendo con Alex Sandro. Ultima ma non per importanza citiamo l'Atalanta, la squadra che forse più di tutte sarebbe il trampolino di lancio per la carriera di Singo, proprio nel club bergamasco che esalta più di tutti gli esterni a tutta fascia.